L’incontro di una ex-coppia argentina durante il lockdown del 2020 a Madrid. La conversazione di una notte fa riaffiorare la complessità e l’instabilità delle emozioni umane.
L’incontro di una ex-coppia argentina durante il lockdown del 2020 a Madrid. La conversazione di una notte fa riaffiorare la complessità e l’instabilità delle emozioni umane.
Malos Aires
Argentina, Messico, Spagna, Italia 2022 / 72′
diretto da
Damián Comas
con
Luz Cipriota
Emmanuel Marzia
Sceneggiatura | Damián Comas |
Direttore della Fotografia | Alex Sarta |
Scenografia | Juan Correa Rocío Sánchez-Gil |
Costumi | Rocío Sánchez-Gil |
Montaggio | Giorgio Milocco |
Suono | Juanjo Rodríguez |
Musiche | Christian Paris Violetta Club |
Produttori | Michele Codarin Giorgio Milocco Damián Comas |
Produzione | Quasar |
Distribuzione | Esen Studios |
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Damián Comas
Damián Comas (1984) è un artista visivo, scrittore e regista. Ha conseguito un dottorato in Creazione letteraria e un master in Studi teorici dell’arte. Ha viaggiato e vissuto in diversi continenti, dedicandosi alla pittura, installazione, sceneggiatura e regia cinematografica, oltre che alla scrittura di romanzi. Nelle varie discipline ha ricevuto diversi premi in Europa, America e Asia. Il suo primo romanzo, “Cenizas”, ha vinto il XIX Premio de Literatura Hispánica de la Universidad de Sevilla, pubblicato da Punto de lectura e Debolsillo. La serie di romanzi de “Las verdades infames”, è stata pubblicata da Random House. Il suo cortometraggio “Cuerpos de sal” è stato selezionato in diversi festival e ha vinto cinque premi. Alcune delle sue sceneggiature sono state vendute a grandi case di produzione. “Malos Aires” è il suo primo lungometraggio da regista.
Damián Comas
Damián Comas (1984) è un artista visivo, scrittore e regista. Ha conseguito un dottorato in Creazione letteraria e un master in Studi teorici dell’arte. Ha viaggiato e vissuto in diversi continenti, dedicandosi alla pittura, installazione, sceneggiatura e regia cinematografica, oltre che alla scrittura di romanzi. Nelle varie discipline ha ricevuto diversi premi in Europa, America e Asia. Il suo primo romanzo, “Cenizas”, ha vinto il XIX Premio de Literatura Hispánica de la Universidad de Sevilla, pubblicato da Punto de lectura e Debolsillo. La serie di romanzi de “Las verdades infames”, è stata pubblicata da Random House. Il suo cortometraggio “Cuerpos de sal” è stato selezionato in diversi festival e ha vinto cinque premi. Alcune delle sue sceneggiature sono state vendute a grandi case di produzione. “Malos Aires” è il suo primo lungometraggio da regista.
NOTE DI REGIA
Come artista visivo, regista e scrittore, ho sempre cercato di creare un cinema che approfondisse i dialoghi, le contraddizioni delle parole e delle azioni e che riflettesse la complessità del pensiero umano. Per tutto questo, in un momento in cui per legge, solo sette persone potevano riunirsi (vivendo confinati nel centro di Madrid), ho guidato il team per creare Malos Aires. L’obiettivo è stato quello di creare un’opera iperrealista con solo due personaggi, molteplici riprese in sequenza realizzate con una sola telecamera, ponendo l’attenzione sui gesti e sugli sguardi più sottili, sul ritmo naturale della vita e, nella maggior parte dei casi, sulle tacite reazioni dei personaggi. L’idea è quella di arrivare ad un certo punto a non capire perché, come spettatore, siamo testimoni di una realtà così intima.
NOTE DI REGIA
Come artista visivo, regista e scrittore, ho sempre cercato di creare un cinema che approfondisse i dialoghi, le contraddizioni delle parole e delle azioni e che riflettesse la complessità del pensiero umano. Per tutto questo, in un momento in cui per legge, solo sette persone potevano riunirsi (vivendo confinati nel centro di Madrid), ho guidato il team per creare Malos Aires. L’obiettivo è stato quello di creare un’opera iperrealista con solo due personaggi, molteplici riprese in sequenza realizzate con una sola telecamera, ponendo l’attenzione sui gesti e sugli sguardi più sottili, sul ritmo naturale della vita e, nella maggior parte dei casi, sulle tacite reazioni dei personaggi. L’idea è quella di arrivare ad un certo punto a non capire perché, come spettatore, siamo testimoni di una realtà così intima.