Lea viene forzata a studiare in una stanza bianca infinita. Prova a concentrarsi ma il suo deficit di attenzione e iperattività la porterà a una battaglia tra i tick della sua penna e i click di un orologio malfunzionante.
Lea viene forzata a studiare in una stanza bianca infinita. Prova a concentrarsi ma il suo deficit di attenzione e iperattività la porterà a una battaglia tra i tick della sua penna e i click di un orologio malfunzionante.
15:29
Italia 2022 / 5′
diretto da
Giovanni Busnach
con
Sofya Gershevich
Soggetto e Sceneggiatura | Giovanni Busnach |
Direttore della Fotografia | Guido Raimondo |
Montaggio | Bettina Zironi |
Musica | “Bannas Theme” Giovanni Busnach Mix & Master Andrea Galuzzi Angels BeardMusicStock |
Scenografia | Giovanni Busnach |
Costumi | Maria Gusti |
Trucco | Filippo Monzio |
Suono | Sound Design & Mix Tommaso Barbaro Sound Editor Luca Canzano Post Producer Marta Zucchiatti Post Production Audio Fullcode |
Produzione | Giovanni Busnach |
Distribuzione | Esen Studios |


OFFICIAL SELECTIONS
- Euroshorts – Mtodzi Filmowcy (Polonia)
- Birmingham Film Festival (UK)
- Trenton Film Festival (USA)
- Dalmatia Film Festival (Croazia)
- Roma Film Corto (Italia)
- Amarcort (Italia)
- Goa Short Film Festival (India)
- ASFF As Film Festival (Italia)

OFFICIAL SELECTIONS
- Euroshorts – Mtodzi Filmowcy (Polonia)
- Birmingham Film Festival (UK)
- Trenton Film Festival (USA)
- Dalmatia Film Festival (Croazia)
- Roma Film Corto (Italia)
- Amarcort (Italia)
- Goa Short Film Festival (India)
- ASFF As Film Festival (Italia)
Note di regia:
“15:29” nasce da una necessità personale di trattare la tematica dell’ADHD (attention deficit hyperactivity disorder) in una chiave surreale ed ironica. È un disordine mentale che con cui convivono milioni di persone al mondo e del quale si sta sempre più parlando per portare a una maggiore consapevolezza. 15:29 è nato con l’intento di raccontare trasversalmente questa tematica, con rapidità e fugacità, al fine di ricreare nello spettatore quel senso di spaesamento che vivono quotidianamente le persone ADHD. Il tutto l’ho voluto racchiudere in un’estetica minimalista fatta solo di colori primari, una ricerca estetica e narrativa iniziata anni fa tra disegni, abiti e il mio cortometraggio “Sara”.
Note di regia:
“15:29” nasce da una necessità personale di trattare la tematica dell’ADHD (attention deficit hyperactivity disorder) in una chiave surreale ed ironica. È un disordine mentale che con cui convivono milioni di persone al mondo e del quale si sta sempre più parlando per portare a una maggiore consapevolezza. 15:29 è nato con l’intento di raccontare trasversalmente questa tematica, con rapidità e fugacità, al fine di ricreare nello spettatore quel senso di spaesamento che vivono quotidianamente le persone ADHD. Il tutto l’ho voluto racchiudere in un’estetica minimalista fatta solo di colori primari, una ricerca estetica e narrativa iniziata anni fa tra disegni, abiti e il mio cortometraggio “Sara”.