ICETEA
Italia 2023 / 13′
un film di
Alessia Buiatti
con
Margherita Mannino
Francesco Wolf
Soggetto e Sceneggiatura | Alessia Buiatti |
Direttore della fotografia | Lorenzo Pezzano |
Trucco | Martina Calore |
Montaggio | Alice Lorenzon |
Musica | Milk Studios |
Suono | Milk Studios |
Produttore | Massimo Belluzzo |
Produzione | Zetagroup |
Distribuzione | Esen Studios |
Official Selections
- IDSFFK – International Documentary & Short Film Festival of Kerala
India, 2024 Oscar qualifying film festival - Macau International Short Film Festival
Macau, 2023 - Chichester International Film Festival
UK, 2024 - Bardolino Film Festival
Italia, 2024 - Dalmatia Film Festival
Croazia, 2024 - Nordic Star Festival
Svezia, 2024 - Festival La Lanterna
Italia, 2024 - Tracce Cinematografiche Film Fest
Italia, 2024 - San Giò – Verona Video Festival
Italia, 2024
Alessia Buiatti
Alessia Buiatti, nata nel 1978, è una regista italiana. Laureata in Scienze della Comunicazione, ha lavorato come giornalista, insegnante, manager della comunicazione e direttrice creativa. Dal 2016 si dedica esclusivamente al cinema. La sua filmografia comprende diversi cortometraggi: “Soli insieme” (2018), “L’Aurora” (2019, vincitore di un bando del Dipartimento Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri), il pluripremiato cortometraggio pilota del suo lungometraggio “Il tempo e i giorni” (2020), “Neve” (2022) e “Icetea” (2023). Attualmente sta girando una docuserie dal titolo “Tunas – Tutta un’altra storia” vincitrice di un bando del Ministero Italiano dell’Istruzione.
Note di regia
Icetea è un film dedicato al presente e al futuro che è già presente. Un tempo in cui siamo più infelici come individui e come società, mentre cresce il nostro benessere materiale. Un film sulla solitudine e sulla necessità di accettare i limiti per essere felici.
Ho cercato il più possibile i piani sequenza, per non interrompere l’azione e stare vicina alla protagonista, indagandone i reali sentimenti. Un look senza tempo e leggermente retrodatato, una fotografia con lenti anamorfiche, inquadrature volutamente squilibrate e una color fredda. Il tutto si accompagna per contrasto ad una storia che si colloca in un futuro che è già possibile, per significare che le paure e i desideri descritti in Icetea contraddistinguono lo spirito umano e la sua fuga dalla mortalità.